Racconti

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    Non so più se lo faccio per me

    Ci sono momenti in cui la vita sembra correre troppo in fretta. Sono uscita di casa solo per non sentirmi dire ancora: «Dai, vieni, ti farà bene».Ho passato tutto il giorno a guardare la pioggia, dalle finestre dell’ufficio, senza davvero vederla.Non ho fame, non ho voglia di parlare, ma mi sono truccata lo stesso.Per non sembrare “quella che si trascura”. Quando arrivo, il bar è già pieno.Rumore di bicchieri, risate che si mescolano alla musica. Fuori piove, la città brilla di sabato sera, le luci si riflettono sull’asfalto e sembrano scie di pensieri che non si fermano mai. Mi siedo al tavolino in fondo, vicino alla vetrata, insieme a Laura.Mi…

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    Il grembo del cuore

    Il viaggio verso Cala Luna è un miscuglio di risate, canzoni stonate alla radio e chiacchiere leggere, come se il tempo non fosse mai passato. Sono felice di ritrovare le mie amiche dopo tanto, soprattutto Federica, che non vedo da anni.I suoi capelli castani, un po’ più corti di come li ricordavo, ondeggiano al vento. I suoi occhi scuri hanno ancora quella luce che l’ha sempre distinta, anche se il sorriso porta una sfumatura nuova, più fragile. È bastato un attimo, e sotto l’ombrellone siamo già in costume. Il mio sguardo si ferma per un attimo sulla sua pancia. Una cicatrice verticale, netta, la attraversa come un segno che non appartiene solo…

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    Non era un caso

    A volte non siamo noi a scegliere gli incontri. Sono loro a scegliere noi. Era un pomeriggio d’inverno, uno di quelli in cui la luce sembra svanire prima ancora che il giorno finisca. Il cielo era basso e grigio, e una nebbia leggera si posava sulle strade come un velo. Avevo già preso impegni per quel pomeriggio, ma Paolo mi aveva scritto con un entusiasmo insolito: voleva presentarmi una sua amica, una persona a cui teneva molto. Non ebbi il coraggio di dirgli di no. Così, con un po’ di fretta e qualche senso di colpa, mandai i vari messaggi di disdetta. Mentre camminavo verso Piazza dei Signori, le mani…

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    Che fantastica storia è la vita

    Un racconto di sogni, ricordi e promesse mantenute. A volte la vita ci sorprende con sogni che sembrano sfuggire, appuntamenti mancati e promesse non mantenute. Poi, proprio quando meno ce lo aspettiamo, arriva il momento in cui quei sogni si realizzano, anche se con ritardo, e quelle promesse tornano a vivere nel cuore di chi resta.Questa è la storia di un concerto mai visto, di un padre che non ha potuto andarci e di un regalo d’amore che ha unito passato e presente. Tanti anni fa, mio padre sarebbe dovuto andare ad un concerto di Antonello Venditti. Un evento speciale, quasi incredibile: Venditti avrebbe cantato proprio nel palazzetto della mia…

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    La corsa dei sogni

    È una mattina di inizio settembre e nel quartiere c’è aria di festa. Per concludere l’estate, prima dell’inizio della scuola, sono stati organizzati dei giochi nel residence dove abito. Ci sono varie competizioni: la corsa 50 metri maschile e femminile, gare di bicicletta e per finire la scalata dell’albero della cuccagna per gli adulti. Ho deciso di iscrivermi alla corsa dei 50 metri femminile, mi metto in fila e aspetto il mio turno. Quando arrivo al tavolo mi accorgo di superarlo appena con la testa e vedo Antonello – il fratello maggiore della mia amica Grazia – sporgersi dalla sedia e sistemarsi gli occhiali rettangolari sulla punta del naso, come se…

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    Il cero del 5

    5 febbraio 2024 «Bianca entriamo un attimo in chiesa? Devo fare una cosa» ha esordito all’improvviso Vittoria. L’ho guardata perplessa, perché non riuscivo a capire quella richiesta così inaspettata. «Certo, nessun problema» le ho risposto per gentilezza. Stavamo passeggiando per le strade di un paesino di cui non sapevo neanche il nome e nemmeno mi interessava perché – in fondo – qualche volta è bello perdersi e dimenticarsi per un po’ dove ti trovi. Era un pomeriggio uggioso ma stranamente quel grigio non mi disturbava anzi, era piacevole il silenzio che ci accompagnava mentre camminavamo lentamente sotto braccio. Avevamo da poco condiviso un pranzo insieme tra chiacchiere spensierate e dolci…

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    Inaspettato: dove una cena ti porta

    Sette anni fa mi sono trasferita in Veneto, precisamente a Vicenza. Quando sono arrivata qui avevo 28 anni e mi sono lanciata nell’acquisto della casa, completamente da sola. Ricordo perfettamente il pomeriggio che sono andata a vederla per la prima volta. Era fine agosto, c’era il crepuscolo all’orizzonte e quando Stefan – il broker dell’agenzia immobiliare – ha aperto la porta di casa, sono stata investita da un’arancione che mi è entrato dentro, illuminando tutto il resto. Era un periodo particolare della mia vita perché non sapevo se volevo rimanere in Veneto, se acquistare casa o se andare in affitto. Semplicemente non sapevo in che direzione stava andando la mia…

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    Cosa mi piace fare?

    Dicembre 2023 Paolo per Natale mi ha regalato un corso di scrittura emozionale. Era qualche giorno prima di Natale, lo ricordo perfettamente. Era sera ed eravamo a casa, sul nostro divano e io ho guardato quel foglio perplessa. Erano mesi che mi diceva che ero brava a scrivere e che dovevo coltivare questa passione, mi ripeteva di seguire la pagina di una scrittrice: “La Gazza”, ma io come sempre rimandavo. Sono bravissima a procrastinare, lo faccio da una vita. «Guarda che è brava. Sono sicuro che ti piacerà» mi disse. Io non lo volevo fare quel corso di scrittura. Intimamente lo vivevo come un altro impegno che non volevo prendere…

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    La caramella alla fragola

    Eccola lì, mentre mi guarda tutta stropicciata, avvolta nella sua carta. Entra nel palmo della mia mano, cosi piccola a prima vista e dal cuore dolce, con una grande importanza ma dal retrogusto amaro. La scrollo tra le mani, scartandola lentamente. Qualche granello di zucchero mi si attacca alle dita, proprio come quel giorno, è cosi morbida. Improvvisamente il profumo di fragola aleggia nella stanza, inebria le mie narici. Sorrido mentre la osservo, per tutto quello che una cosa cosi semplice mi ricorderà per tutta la vita.  Ricordo, in maniera vivida, il giorno in cui – per caso – mi sono imbattuta su internet nel racconto “Una caramella e 50 anni…

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    Restare

    Sono a letto, mi sveglio di soprassalto per le grida di mia madre, le sento provenire dalla cucina. «Fedora, la colazione è pronta! Farai tardi» mi dice mentre si avvicina alla mia stanza. «Arrivo mamma» le rispondo, e mi giro dall’altra parte del letto. Non passa nemmeno un minuto, e sento una mano tirarmi via la coperta di dosso. Sono in posizione fetale e sento freddo. “Maledizione” penso, odio profondamente questa cosa. All’improvviso arriva la luce dei raggi del sole dritti negli occhi. Con un occhio mezzo aperto vedo mia mamma che con violenza sta tirando su la tapparella della finestra. «Alzati!» mi urla. Amo gli imperativi minacciosi di mia…